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QUANDO LA NUTRIZIONE RENDE INTELLIGENTI

23 Ottobre 2015
di Benedetta Marigliano

Ciò che sta emergendo negli ultimi anni è come un buono stato di salute dipenda molto da corrette abitudini alimentari. Un buono stato di nutrizione condiziona positivamente varie funzioni dell’organismo tra cui quelle cardiovascolari, immunitarie, intestinali ma anche neurologiche e psichiche.

La nutrizione va pertanto considerata come elemento determinante, in quanto modulabile,  nelle malattie della sfera cerebrale. Questo è di estremo interesse non solo perché con il fenomeno della globalizzazione i prodotti alimentari non salutari (i.e. “junk food”) stanno rappresentando la principale causa di mortalità precoce in tutto il mondo, ma anche perché i disturbi mentali sembrano essere tra le maggiori cause di disabilità.
Esperti affermano come migliorare lo stato di nutrizione rappresenti la chiave per prevenire, se non addirittura migliorare, i disturbi di salute mentale. Questa dichiarazione è stata rilasciata dalla Società Internazionale per la Ricerca Nutrizionale in Psichiatria (International Society for Nutritional Psychiatry Research - ISNPR) alla luce di recenti evidenze.  Sembra, infatti,  che modifiche qualitative nutrizionali possano influenzare lo  sviluppo di  malattie mentali  come la depressione e malattie neurodegenerative. Ricerche su modelli animali hanno dimostrato che le alterazioni cognitive presentano come corrispettivo morfologico una riduzione volumetrica dell’ippocampo, struttura del sistema limbico implicata nella formazione ed elaborazione della memoria. E’ probabile che i meccanismi fisiopatologici sottostanti siano esacerbati da una alimentazione ad alto contenuto di grassi, responsabile di uno stato infiammatorio che  riduce i livelli circolanti di fattori neurotrofici, contrastando la  plasticità neuronale con ripercussioni sull’apprendimento e sul comportamento.

Il gruppo della Prof.ssa Jacka dell’Università di Melbourne, ha confermato queste evidenze anche nell’uomo. Infatti, un recente studio del gruppo australiano (pubblicato poche settimane fa su BMC Med) ha confermato come specifiche modificazioni nutrizionali esercitino un’azione diretta sul sistema nervoso in generale e sulle strutture limbiche, rallentando l’atrofia ippocampale e le manifestazioni cliniche associate.  Tale studio longitudinale, iniziato nel 2001, si è focalizzato sui fattori di rischio per i disturbi dell'umore e per le disfunzioni cognitive, arruolando 225 partecipanti di età compresa tra 60 e 64 anni, divisi all’interno di due sottogruppi a seconda del regime alimentare prefissato: “Western” (a base di carne rossa, salsicce, patatine fritte, hamburger e bevande analcoliche) e “non-Western” (a base di verdure fresche, insalata, frutta, e pesce alla griglia). I pazienti sono stati sottoposti ad una serie di esami clinici  al momento del reclutamento e a distanza di quattro anni dall’inizio dell’intervento nutrizionale, tra cui questionari per valutare lo stato mentale e le capacità cognitive e scansioni in risonanza magnetica per valutare l’integrità corticale e sottocorticale.

Al termine dello studio emergeva una differenza tra i due gruppi di oltre 200 mm3 del volume ippocampale sinistro. Tale variazione dimensionale risultava indipendente dall'età, dal sesso, dall’uso di farmaci, dall’attività fisica e dal fumo. Se da una parte non si può concludere che l’alimentazione sia la  causa di assottigliamento ippocampale, dall’altra si può affermare che il volume e la funzione del sistema limbico è relativamente labile e facilmente modulabile da modificazioni ambientali tra cui modifiche nutrizionali.

 Questo studio presenta una rilevanza notevole in quanto dimostra come una specifica alimentazione determini cambiamenti  neurologici, morfologici e clinici. Un’alimentazione “migliore” per un vivere “migliore”.
Jacka FN. et al. Western diet is associated with a smaller hippocampus: a longitudinal investigation. BMC Med 2015 Sep 8; 13:215.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/?term=Western+diet+is+associated+with+a+smaller+hippocampus


 

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